Fabiano e Matteo

Per favore, quanto meno non mettiamo l'uno contro l'altro Fabiano e Matteo. 

Sono due persone che vivono una situazione fisica di estrema difficoltà. Ed entrambi hanno scelto, in modo coraggioso, doloroso ed inconsueto, di entrare nel dibattito pubblico portando un contributo frutto della propria esperienza e sofferenza.

Fabiano ci dice che l'Italia non riesce a farsi carico della condizione di una parte dei propri cittadini. Né nell'affrontare la vita. Né nell'affrontare la morte. 
Qualsiasi cosa si pensi e si creda, questa è una realtà. Dolorosa e scandalosa. E i destinatari del messaggio siamo noi. 

Matteo ci dice che anche chi non può muoversi e fare ha un ruolo in questa nostra società. Ed è quello di pensare. E che proprio di quel pensiero "diverso" la società ha bisogno per ripartire. 
Preso sul serio, è un pensiero meraviglioso e rivoluzionario. Ed anche qui, i primi destinatari siamo noi. 

E poi manca ancora un pezzo, mi verrebbe da dire, il pezzo di chi non può nemmeno pensare.

Cosa rende le persone persone?
Cosa rende vita la vita?
Di cosa è fatta, realmente, la libertà?
Come si può vivere realmente assieme, tra liberi?
Come può la politica, oggi così grezza, prendersi carico di materie così preziose e delicate? 

Secondo me Fabiano e Matteo, entrambi, ci aiutano a porci queste domande. Non riusciamo a prenderci cura di loro. Vediamo se riusciamo almeno a non lasciar cadere nel vuoto il loro tentativo di fare qualcosa per la comunità!

Cosa vuol dire pensare?- Marianella Sclavi

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